Mads Mikkelsen (a sinistra) |
Dopo Festen torna
l’interessantissimo regista danese Thomas Vinterberg, che ha compiuto gli anni il
19 maggio a Cannes primo palcoscenico del suo nuovo film, portando sul tappeto rosso una storia, Jagten (The Hunt) che si
potrebbe definire senza luogo, ma che ristagna in un tempo in cui Facebook e i
social network la fanno da padrone. "Il film parla di ciò che accade
quando una bugia innocente si diffonde ad infettare la società, come un virus.
Specie nell'era di piattaforme come Facebook, le persone possono essere
rapidamente etichettate" dice lo stesso regista che attualizza una storia
che in altri tempi sarebbe stata troppo concettuale, ma che grazie a Cannes prima e a Toronto poi, e
al volere collettivo, assurge ad un ruolo di attualità tra i più vividi.
Mads Mikkelsen |
Un quarant’enne di una
comunità di un piccolo paesino danese, interpretato da Mads Mikkelsen, si
ritrova coinvolto in un giro di piccole bugie che gli sconvolgono la vita.
Accusato di pedofilia dalla sua stessa comunità a causa di una piccola menzogna
arrivata ai chiacchieroni del paese, viene preso di mira dallo stesso villaggio ormai preda di un’isteria
collettiva. L’uomo però lotterà per riavere indietro la sua vecchia vita e la
sua dignità, oltre alla sua immagine di brav’uomo per la comunità. Thomas
Vinterberg indaga sulle conseguenze di piccoli atti "Trovo affascinante
che un destino umano possa essere cambiato così rapidamente, e come poche
parole possano scatenare danni enormi". Al Festival di Toronto non è certo tra i più attesi, ma il buon riscontro a Cannes potrebbe portare maggiore pubblicità.
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