Biglietto d'oro 2012 a Benvenuti al Nord, ma il cinema italiano va sempre più giù

La locandina di Benvenuti al Nord

Terminate le Giornate Professionali del Cinema a Sorrento, l’Italia cinematografica può fare i giusti calcoli arzigogolati per vedere cosa c’è da salvare in un anno che ha visto un netto calo dell’approdo nelle sale. Un -10.7% importante per le presenze condito da un ben più preoccupante -8,84% negli introiti per edifici adibiti e conseguenti esercenti. Dal 3 al 6 si è discusso per trovare la panacea dei mali che attanagliano ormai la settima arte e che in Italia presenta un ribasso tra i più alti in Europa, una situazione che sembrava leggermente recuperata in primavera, ma che ha rappresentato un piccolo specchietto per le allodole, visti i risultati annuali stilati come sempre da Cinetel. Non solo dolori e dissapori però perché nei piani alti degli incassi si può essere abbastanza soddisfatti.



La locandina di Madagascar 3: Ricercati in Europa
Proprio nello scenario sorrentino si è trovato posto per premiare quei film che dal 1° dicembre 2011 al 30 novembre 2012 hanno totalizzato maggiori incassi, sia a livello nazionale che internazionale. Il biglietto d’oro 2012 infatti va, sia per la categoria italiana che estera a Benvenuti al Nord, grazie allo strascico dato dal primo capitolo, che totalizza la ragguardevole cifra di 27.178.307 euro, ben poca cosa rispetto al record man Checco Zalone che l’anno prima con il suo Ma che bella giornata era arrivato a superare i 40 milioni. Secondo e terzo posto tutto straniero con Madagascar 3: Ricercati in Europa (21.757.000), grazie al sempre quasi costante afflusso di piccoli fruitori e Sherlock Holmes: Gioco di ombre (18.593.928), dovuto in parte al carismatico Robert Downey Jr. e al successo planetario del suo Ironman. La triade italiana viene chiusa da Immaturi – Il viaggio (11.798.091) e Vacanze di Natale a Cortina (11.703.740).

Una locandina promozionale di Sherlock Holmes
Presenti alla premiazione del 5 dicembre: Alessandro Siani, Christian De Sica, Neri Parenti, Carlo ed Enrico Vanzina, Ricky Memphis, Maurizio Mattioli, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Valentina Lodovini, Luca Miniero, Paolo Genovese, Dario Bandiera, Alessandro Genovesi. Una situazione che pare incontrovertibile e che palesa un’intenzione pressoché a senso unico da parte dei distributori italiani di non volere rischiare, di non voler investire soldi su progetti diversi dalla solita commedia italiana trita e ritrita, se non affrontando in maniera abbastanza tentennante il sequel. Non solo un calo dal punto di vista economico, ma anche artistico che rimpiange la recente risalita grazie agli impegnati Gomorra e Il divo, film che ci hanno fatto riconoscere al cinema che conta, continuato da Reality e Cesare deve morire, anche se con risultati non molto soddisfacenti al botteghino.

Alessandro Siani, Alessandro Genovesi, Cristiana Capotondi
e Fabio de Luigi
L’inversione di tendenza deve arrivare, ma non possono certo pretendere i distributori italiani (ricordiamo che la Warner Bros. è stata premiata anch’essa per il suo impegno) di risolvere questi inghippi con un modus operandi molto simile ad un Governo tecnico. Il cinema italiano ha certo bisogno di questi film commerciali, senza alcun dubbio, il cinema dopotutto è un’arte mediatica, anche se necessità, anche qui nessun dubbio, di arricchirsi. La Francia di quest’anno ha mostrato una facciata cinematografica importante, dando le chiavi del successo al botteghino a film impegnati che nei primi dieci posti italiani, non si sono nemmeno visti. Concludendo, a Sorrento, c’è spazio anche per il premio agli attori “Claudio Zanchi” che va a Alessandro Genovesi e Cristiana Capotondi mentre il premio Agiscuola al film Le chiavi di Sara.

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