Jake Gyllenhaal |
Il
rapporto con la macchina da presa di David Ayer è particolarmente travagliato.
Il suo è certamente un cinema mascolino, indicizzato sul testosterone e la sua
filmografia è la riprova di come cerchi di mostrare il lato macho dell’uomo
(pervalentemente legato alle forze dell’ordine) che a volte esce dal seminato
della sua professione. Il travaglio è dettato dalla sua altalenante efficacia
nella messa in scena. Passa da blockbuster fini a se stessi come Fast and Furious o X-Men le origini: Wolverine, a buone prove registiche come Training Day e appunto il suo nuovo film
presentato al Toronto International Film Festival, ovvero End of Watch, che uscirà nelle sale americane il 21 settembre con
due attori in piena scalata sociale, Jake Gyllenhaal e Michael Peña.
Jake Gyllenhaal e Michael Pena |
Una
storia potente di famiglia, di amicizia,
di amore, di onore e di coraggio,
End Of Watch guarda gli Academy
Awards dall’alto dei suoi due protagonisti, Jake Gyllenhaal e Michael Peña,
giovani poliziotti in una Los Angeles malfamata. Taylor e Zavala sono
ritratti mentre pattugliano per le violente strade della città nel South
Central a Los Angeles. Ayer mostra la storia in presa diretta, in prima persona,
con semplice immediatezza. L'azione si svolge attraverso le riprese di tutte le
telecamere portatili HD degli agenti di polizia, dei membri delle bande, delle telecamere
di sorveglianza, e degli stessi cittadini presi nella linea di fuoco per creare
un ritratto avvincente di una città pericolosa. Un racconto vivido e personale
dei poliziotti che rischiano la vita ogni giorno, e del prezzo che sono
costretti a pagare sia loro, sia le rispettive famiglie.
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