TIFF 2012: End of Watch, una Los Angeles malfamata vissuta in prima persona

Jake Gyllenhaal

Il rapporto con la macchina da presa di David Ayer è particolarmente travagliato. Il suo è certamente un cinema mascolino, indicizzato sul testosterone e la sua filmografia è la riprova di come cerchi di mostrare il lato macho dell’uomo (pervalentemente legato alle forze dell’ordine) che a volte esce dal seminato della sua professione. Il travaglio è dettato dalla sua altalenante efficacia nella messa in scena. Passa da blockbuster fini a se stessi come Fast and Furious o X-Men le origini: Wolverine, a buone prove registiche come Training Day e appunto il suo nuovo film presentato al Toronto International Film Festival, ovvero End of Watch, che uscirà nelle sale americane il 21 settembre con due attori in piena scalata sociale, Jake Gyllenhaal e Michael Peña.

Jake Gyllenhaal e Michael Pena
Una storia potente di famiglia, di amicizia,  di amore,  di onore e di coraggio, End Of Watch guarda gli Academy Awards dall’alto dei suoi due protagonisti, Jake Gyllenhaal e Michael Peña, giovani poliziotti in una Los Angeles malfamata. Taylor e Zavala sono ritratti mentre pattugliano per le violente strade della città nel South Central a Los Angeles. Ayer mostra la storia in presa diretta, in prima persona, con semplice immediatezza. L'azione si svolge attraverso le riprese di tutte le telecamere portatili HD degli agenti di polizia, dei membri delle bande, delle telecamere di sorveglianza, e degli stessi cittadini presi nella linea di fuoco per creare un ritratto avvincente di una città pericolosa. Un racconto vivido e personale dei poliziotti che rischiano la vita ogni giorno, e del prezzo che sono costretti a pagare sia loro, sia le rispettive famiglie.


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