TIFF 2012: Bella addormenta, inchieste e politica lo spunto necessario

Alba Rohrwacher

Marco Bellocchio torna dietro la macchina da presa dopo Sorelle mai del 2010. Torna con un film della 01 Distribution, Bella addormentata, un film drammatico, impegnato, appena applaudito alla Mostra del cinema di Venezia, uscito nelle sale italiane il 6 settembre, subito dopo la presentazione alla manifestazione del Lido. Nonostante il titolo non ha nulla a che vedere con la fiaba di Charles Perrault, ma con una storia vera, una vicenda che ha riguardato la giovane Eluana Englaro, vittima di un incidente stradale e rimasta in coma per 17 anni, fino alla morte naturale arrivata per l'interruzione della nutrizione artificiale. La vicenda aveva avuto anche contorni giudiziari, ciò nonostante Bellocchio decide di mostrare solamente gli ultimi sei giorni della vita della ragazza, tralasciando l'aspetto politico-umano.

Toni Servillo e Roberto Herlitzka
La sinossi: “Tutto si svolge, in vari luoghi d’Italia, in sei giorni, gli ultimi di Eluana Englaro, la cui vicenda resta sullo sfondo. Personaggi di fantasia dalle diverse fedi e ideologie le cui storie si collegano emotivamente a quella vicenda, in una riflessione esistenziale sul perché della vita e della speranza malgrado tutto. Un senatore deve scegliere se votare per una legge che va contro la sua coscienza o non votarla, disubbidendo alla disciplina del partito, mentre sua figlia Maria, attivista del movimento per la vita, manifesta davanti alla clinica dove è ricoverata Eluana. Roberto, con il fratello, è schierato nell’opposto fronte laico. Un “nemico” di cui Maria si innamora. Altrove, una grande attrice cerca nella fede e nel miracolo la guarigione della figlia, da anni in coma irreversibile, sacrificando così il rapporto con il figlio. Infine la disperata Rossa che vuole morire, ma un giovane medico di nome Pallido si oppone con tutte le forze al suo suicidio. E contro ogni aspettativa, alla fine del film, un risveglio alla vita...”

Toni Servillo (a sinistra)
Il film ha avuto una produzione travagliata, con le sovvenzioni cancellate da parte della Regione Friuli Venezia Giulia con una ragione direttamente legata alla storia della Englaro, relegata a sfondo. Ora il film è terminato e potremmo gustarlo al cinema. Il cast è formato da un parter di attori tra i migliori del panorama italiano, con qualche innesto straniero: Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Roberto Herlitzka, Michele Riondino, Brenno Placido, Pier Giorgio Bellocchio, Fabrizio Falco e Gian Marco Tognazzi. Distribuito come detto dalla 01, si avvale anche della collaborazione di RaiCinema, Cattleya e appunto la Regione friulana dove si sono svolte parte delle riprese. Un film che farà certamente discutere al Lido (forse meno a Toronto), ma che, grazie alla firma di Bellocchio, riserva sempre uno sguardo diversificato e pungente.


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