Alba Rohrwacher |
Marco Bellocchio torna dietro la macchina da presa dopo Sorelle
mai del 2010. Torna con un film della 01 Distribution, Bella
addormentata, un film drammatico, impegnato, appena applaudito alla Mostra del cinema di Venezia, uscito nelle sale italiane il 6
settembre, subito dopo la presentazione alla manifestazione del Lido. Nonostante il titolo non ha nulla a che vedere con la
fiaba di Charles Perrault, ma con una storia vera, una vicenda che ha
riguardato la giovane Eluana Englaro, vittima di un incidente
stradale e rimasta in coma per 17 anni, fino alla morte naturale
arrivata per l'interruzione della nutrizione artificiale. La vicenda
aveva avuto anche contorni giudiziari, ciò nonostante Bellocchio decide di
mostrare solamente gli ultimi sei giorni della vita della ragazza, tralasciando l'aspetto politico-umano.
Toni Servillo e Roberto Herlitzka |
La sinossi:
“Tutto si svolge, in vari luoghi d’Italia, in sei giorni, gli
ultimi di Eluana Englaro, la cui vicenda resta sullo sfondo.
Personaggi di fantasia dalle diverse fedi e ideologie le cui storie
si collegano emotivamente a quella vicenda, in una riflessione
esistenziale sul perché della vita e della speranza malgrado tutto.
Un senatore deve scegliere se votare per una legge che va contro la
sua coscienza o non votarla, disubbidendo alla disciplina del
partito, mentre sua figlia Maria, attivista del movimento per la
vita, manifesta davanti alla clinica dove è ricoverata Eluana.
Roberto, con il fratello, è schierato nell’opposto fronte laico.
Un “nemico” di cui Maria si innamora. Altrove, una grande attrice
cerca nella fede e nel miracolo la guarigione della figlia, da anni
in coma irreversibile, sacrificando così il rapporto con il figlio.
Infine la disperata Rossa che vuole morire, ma un giovane medico di
nome Pallido si oppone con tutte le forze al suo suicidio. E contro
ogni aspettativa, alla fine del film, un risveglio alla vita...”
Toni Servillo (a sinistra) |
Il film ha
avuto una produzione travagliata, con le sovvenzioni cancellate da
parte della Regione Friuli Venezia Giulia con una ragione
direttamente legata alla storia della Englaro, relegata a sfondo. Ora
il film è terminato e potremmo gustarlo al cinema. Il cast è
formato da un parter di attori tra i migliori del panorama italiano,
con qualche innesto straniero: Toni Servillo, Isabelle Huppert, Alba
Rohrwacher, Maya Sansa, Roberto Herlitzka, Michele Riondino, Brenno
Placido, Pier Giorgio Bellocchio, Fabrizio Falco e Gian Marco
Tognazzi. Distribuito come detto dalla 01, si avvale anche della
collaborazione di RaiCinema, Cattleya e appunto la Regione friulana
dove si sono svolte parte delle riprese. Un film che farà certamente
discutere al Lido (forse meno a Toronto), ma che, grazie alla firma di Bellocchio, riserva sempre uno sguardo diversificato e pungente.
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