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Difficile
spiegare l’intento del Lake Como Film Festival, non tanto per la proposta che
lancia quest’anno dalle sponde del Lago lombardo, ma soprattutto per il cinema
e le opere che offre, sicuramente un originale contesto filmico che potrebbe
interessare una nicchia importante del mondo attratto dal grande schermo. Il
progetto vuole presentare in sintesi il cinema di paesaggio, quel lavoro che
ostenta immagini dedite alla valorizzazione dell’ambiente e delle carrellate
attraverso i luoghi magici della settima arte.
Proprio lo stesso sito di
riferimento al festival racconta di come proprio gli operatori di Casa Lumiére
abbiano immortalato nel 1897 questo paesaggio, dove il lago attraversa le
montagne circostanti.
È
certamente un festival in fase di sperimentazione che per il momento vede un
programma triennale che sfocerà all’Expo, luogo che potrà portare questo evento
al proseguo pluriennale. In programma film come Aguirre il furore di Dio di Werner Herzog, dove il paesaggio
mistico e mitico di El Dorado fa da motore alla pellicola o Zabriskie Point di Michelangelo
Antonioni, ambientato nella desolata Valle della morte americana o ancora La quinta stagione del duo Peter Brosens
e Jessica Woodworth, immerso in una tremenda stasi stagionale dove i paesaggi
raccontano l’immutabilità del paesino fiammingo (film per altro appena uscito nelle sale). La rassegna terminerà questo 28 luglio. Ecco il programma completo.
Klaus Kinski in Aguirre furore di Dio |
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