Una scena del film |
Mentre
si alternano in questa estate poco torrida le manifestazioni di medio e piccolo
spessore, interessanti in alcune loro iniziative e lodevoli per la crescita che
stanno avendo, un occhio è sempre rivolto ad Est, verso quell’evento
cinematografico che potenzialmente assurge a ruolo incontrastato di simbolo
italiano nel mondo, acquisito grazie al blasone guadagnatosi negli anni.
Un
merito va anche a colui che ora prova a elevare a rango di simbolo il Festival
del cinema di Roma, ma ancora oggi la Mostra del cinema di Venezia rimane l’ape
regina nel panorama nazionale e in ogni caso fa sentire il suo valore anche nel
Mondo che interviene piacevolmente nel Lido più famoso.
Come
ogni anno, alla spicciolata, Venezia alimenta la voglia di assistere alla
sfilata di
attori e registi, giunti in gondola e motoscafo, tramite news ad hoc e oggi tocca al film d’apertura,
di solito molto atteso da critica e pubblico (qui trovate altre notizie sulla Mostra di quest’anno). 70 anni sono molti e rendere ancor più vivace e moderna,
per attrarre più giovani, è un punto su chi Alberto Barbera si sta impegnando. Gravity di Alfonso Cuarón, regista di Y tu mamá también (già premiato al Lido
per la sceneggiatura), I figli degli
uomini e Harry Potter e il
prigioniero di Azkaban, sarà appunto la proiezione che incanala gli spettatori
accorsi nella tematica annuale. Sarà proiettato in prima mondiale, in versione
3D il 28 agosto (l’edizione terminerà il 7 settembre) e vedrà tra gli
interpreti, George Clooney e Sandra Bullock.
Il regista Alfonso Cuaron |
I due protagonisti, Clooney e Bullock |
La
pellicola narra le disavventure dell’ingegnere medico Ryan Stone, interpretata
dalla Bullock che per la prima volta ha l’onere di partecipare ad una missione
a due nello Spazio. Clooney invece è Matt Kowalsky, veterano dello Space
Shuttle al suo ultimo lancio che aiuterà la compagna a capire i meccanismi
della gravità. Durante delle rilevazioni di routine all’esterno della navetta,
i due vengono travolti da una pioggia di meteoriti che distrugge il loro mezzo
per ritornare sulla Terra. La deriva nello Spazio dei due astronauti diventerà
un’introspezione sugli stessi personaggi e la loro lenta fine. Clooney aveva
già intrapreso viaggi nell’oscuro Universo con Solaris di Steven Soderbergh, anche qui scandagliando i pensieri
dei personaggi. Come detto, questo film prodotto dalla Warner Bros. (che ha
presentato due giorni fa il suo listino al Ciné di Riccione) verrà proiettato
il 28 agosto nella città veneta.
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