70° Mostra di Venezia: quando Angelopoulos saluta Fellini da lontano

La locandina della manifestazione
Non si può certo presentare un evento così importante senza una locandina degna di nota e soprattutto quando i 70 anni sono alle porte, la ragione diventa ancora più valida. Il manifesto dunque è pronto, disegnato da Simone Massi, autore poliedrico, capace di cimentarsi in diversi stili e settori (disegno appunto, ma anche regia e animazione), e la Mostra del cinema di Venezia è pronta per il 2013. Abbiamo già parlato di alcune notizie e novità di quest’anno, news di accompagnamento per il giorno fatidico. 
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E quindi la nave va e Alexandros la saluta da lontano. Sì perché il manifesto, la locandina, l’immagine della nuova Mostra non è uno stacco dal passato, ma una piccola storia di cinema, un passaggio di consegne dalla 69 alla 70.


Per chi non conoscesse il cinema d’autore, sembrerebbe solamente una simpatica ed
Theo Angelopoulos
immaginifica visione dell’autore della stessa, ma dentro c’è tutto il sapore dello stile di due registi. L’anno scorso Fellini veniva omaggiato a tutta pagina con E la nave va (1983), dove un rinoceronte, simbolo della pellicola, accompagna in barca un pescatore, immagine per altro che rimanda alla mente Richard Parker che entra nella vita di Pi. Quest’anno però si è scelto di salutare Fellini, ringraziarlo e passare così il testimone al maggior esponente della filmografia greca, Theo Angelopoulos, scomparso l’anno scorso. L’uomo che saluta da lontano altri non è che Bruno Ganz, alias Alexandros, in uno dei più famosi film del regista, L’eternità e un giorno (1998). Insomma un’idea originale per l’evento che in Italia ha mostrato la maggiore propensione artistica.

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