La locandina della manifestazione |
Nella
solita e solida ambientazione romana di Piazza Barberini, si è svolta l’ultima
giornata del Fantafestival 2013, giorno in cui, per altro, è stato proiettato
il film Tulpa di Federico
Zamapaglione, in sua presenza corredata da quella degli attori, tra cui la
moglie Claudia Gerini. I tre giurati Roberto Giacomelli, scrittore e critico
cinematografico, Fabio Giovannini, scrittore e autore televisivo e Mariangela
Sansone, saggista e critica cinematografica, hanno scelto i vincitori della
sezione corto e della sezione lungometraggi, sia nazionali che internazionali.
Inoltre, proprio il film Tulpa, ha
ricevuto la menzione speciale dalla giuria, per il suo thriller erotico.
Il
vincitore del premio corto italiano è andato a Bios di Grazia Tricarico, dove la società
che dà il nome al film ha
reso gli uomini schiavi di una fantomatica cura che porta ad un ciclo perenne
di riproduzione, ma due di loro non riescono a fidarsi tra di loro. Il Pipistrello
d’oro, invece, per il miglior cortometraggio straniero va a Fist of Jesus di Adriàn Cardona e David Muñoz,
dove Gesù, riportando in vita Lazzaro, compie l’errore di trasformarlo in uno
zombie che dà il via ad un’epidemia. Un prodotto blasfemo sicuramente, ma
comico, condito di uno splatter intasante. Il corto ha spopolato inoltre su
Youtube (qui il corto completo).
Una scena di Bios |
La locandina di P.O.E. - Project of Evil |
Miglior
lungometraggio italiano e susseguente Pipistrello d’oro, va a P.O.E. – The Project of Evil di Artisti
Vari, un film dove la reinterpretazione della letteratura del poeta/scrittore
la fa da padrone. Otto racconti di Poe, per otto episodi e altrettanti registi.
Infine il premio per il miglior lungometraggio straniero va a Errors of the Human Body di Eron Sheean,
dove ancora la cura è il tema principale, ma qui riveste i panni di un’ossessione
di una genetista che vuole guarire il figlio, ma scopre di aver creato una
potente arma di distruzione. Ecco completati quindi i quattro vincitori dell’ultima
edizione, attendendo la prossima, sempre a Roma e sempre carica di orrore.
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