Bologna, Cinema Ritrovato 2013: sotto le stelle i restauri di Hitchcock, Dwan e Rossellini

La locandina della manifestazione
Inizia questo 29 giugno, terminando poi il 6 luglio, anche se già ieri qualche proiezioni estemporanea è stata fatta nella suggestiva location di Piazza Maggiore, la XXVII edizione del Cinema Ritrovato, una delle più utili rassegne del panorama italiano, dove l’intera Bologna, grazie al lavoro straordinario della Cineteca che ogni anno riesuma capolavori e li restaura, si presta per rievocare il grande cinema al pubblico giovane e meno giovane, grazie ad un pubblico eterogeneo e partecipativo. 
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Molte proiezioni gratuite, in pieno stile vintage con le locandine originali, tra cui spiccano appunto quelle in Piazza Maggiore, ma non solo, visto che verranno corredate di lezioni di cinema, incontri e approfondimenti per chi ha voglia di capire il percorso affascinante verso il restauro della pellicola.

Tra le pellicole quest’anno portate nei molti locali adibiti al Festival, spiccano
I titoli di testa del film di Hitchcock
Hiroshima mon amour di Alain Resnais, da molti etichettato come uno dei principali capostipiti della Nouvelle Vague e per seguire la corrente cinematografica affine al movimento francese, non poteva mancare un altro restauro di lusso come Roma città aperta di Roberto Rossellini, manifesto del Neorealismo italiano. Grande interesse suscitano i film in bianco e nero di Hitchcock, con la proiezione inoltre di Dial M for Murder, primo tentativo di tridimensionalità, con ovvie e dovute differenze dalle tecniche odierne. La rassegna continua con un omaggio ad Allan Dwan, regista statunitense che dal 1911 al 1961 girò oltre 400 film (anche se le esagerazioni lo portano alla leggendaria cifra di 1400), fondendo abilità poetica all’assiduo e giustificato utilizzo delle nuove forme di tecnologia e linguaggio.

Aldo Fabrizi in Roma città aperta
Il Cinema ritrovato però non dimentica i grandi e famosi della settima arte con introspezioni su Vittorio De Sica, Jerry Lewis e Charles Chaplin, riportando su grande schermo anche molti cortometraggi restaurati per festeggiare il loro 100° compleanno, oltre ad ampliare la cerchia delle visioni attraverso corti degli anni 10 in genere. Per far capire e promuovere ancor più il lavoro della Cineteca, si organizzano lezioni di cinema ad hoc con l’aggiunta di approfondimenti dediti al restauro cinematografico. Insomma, una rassegna che ci invidiano in tutto il mondo e che mantiene le sue qualità per valorizzare un’arte che sta subendo intensamente la capitalizzazione della produzione nostrana che si trincera in concetti di mercato triti e ritriti. Il programma completo lo potete scaricare nel link qua sotto e godervi molte serate sotto le stelle di Bologna.

Qui il programma completo

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