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L’annuncio
delle candidature a Miglior Film Straniero, quelle che voleranno a Los Angeles
per giocarsi il diritto di portarsi a casa l’ambito zio Oscar, non è stato
accolto con felicità dal panorama italiano. Si pensava che dopo i numerosi
premi ottenuti da Cesare deve morire
dei fratelli Taviani, tra cui l’Orso d’oro a Berlino da sempre poco avvezzo
però a stimolare la giuria dell’Academy a generare candidati ideali alla notte
più famosa.
I nove che invece hanno soffiato il posto al nostro italiano, per altro candidatura rimasta a La bestia del cuore della Comencini, per altro arrivato a sorpresa e poco idoneo alla candidatura, altrimenti la gioia risale al 1999 con l’ormai noto siparietto tra Benigni e la Loren. Difficile però tra i film scelti trovare spazio. Ma andiamo a vedere:
I nove che invece hanno soffiato il posto al nostro italiano, per altro candidatura rimasta a La bestia del cuore della Comencini, per altro arrivato a sorpresa e poco idoneo alla candidatura, altrimenti la gioia risale al 1999 con l’ormai noto siparietto tra Benigni e la Loren. Difficile però tra i film scelti trovare spazio. Ma andiamo a vedere:
Austria
– Amour di Michael Haneke
Georges
e Anne sono due colti insegnanti di musica ottantenni in pensione. La loro
figlia, musicista, vive lontano con la sua famiglia. Un giorno Anne ha un
attacco di cuore, e il loro legame viene messo alla prova. Palma d’oro a Cannes
e Golden Globes.
Canada – War Witch di Kim Nguyen
Da
qualche parte nell’Africa subasahariana, la 14enne Komona racconta alla figlia
che cresce nel suo grembo, come è stata la sua vita da quando ha partecipato
alla guerra, rapita all’età di 12 anni dall’esercito ribelle. World Narrative
Feature al TriBeCa.
Cile
– No di Pablo Larrain
1988.
Augusto Pinochet è dittatore del Cile durante il referendum per la presidenza. René
Saavedra guiderà la sua campagna, elaborando un piano audace per vincere le
elezioni e liberare il Paese dall'oppressione. C.I.C.A.E. a Cannes.
Danimarca
– A Royal Affair di Nikolaj Arcel
Una
giovane regina, sposa di un re folle, si innamora perdutamente del nemico di
suo marito e assieme a quest’ultimo inizierà una rivoluzione che cambierà le
sorti del suo Paese. Miglior sceneggiatura a Berlino.
Francia
– Quasi amici di Érik Toledano e
Olivier Nakache
Il
paraplegico e aristocratico Philippe assume come badante Driss, un ragazzo
appena uscito di prigione. Due universi opposti che si incontrano generando però
un punto d’incontro nel finale.
Islanda
– The Deep di Baltasar Kormákur
1984.
Nei mari glaciali dell’Islanda ha luogo un naufragio sbalorditivo nel quale un
unico uomo sopravvive solo grazie alla sua forza di volontà che lo rende un
eroe agli occhi dei suoi connazionali. Presentato a Toronto.
Norvegia
– Kon-Tiki di Joachim Rønning e Espen
Sandberg
1947.
L’incredibile storia di Kon-Tiki e del suo creatore Thor Heyerdahl, uno
studioso che, per dimostrare che i sudamericani si sono stabiliti in Polinesia,
costruisce una zattera per dimostrarlo. Nomination Golden Globe.
Romania – Beyond the Hills di Christian Mungiu
Una
giovane rumena decide di recuperare la sua amica d’infanzia, rinchiusa in uno
sperduto monastero, ma dovrà fare i conti con la violenza e la tradizione di
questa austera comunità religiosa. Miglior sceneggiatura a Cannes.
Svizzera
– Sister di Ursula Meier
In
una stazione sciistica svizzera, due giovani ragazzi vivono come possono. Il
più piccolo cerca di sostenere economicamente la sorella più grande rubando ai
ricchi, ospiti degli alberghi. Orso d’argento a Berlino.
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