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Terminata
ieri la 17esima edizione del Milano Film Festival, sono stati finalmente resi
noti i vincitori dell'ennesima annata in cui il documentario ha trionfato sul
cortometraggio, grazie anche ad un'attualità di una forza diversificata a più
vivida. Il premio come miglior lungometraggio va alla collaborazione di
produzione tra Canada e Cina, di un regista cinese. Annata ancora all'insegna
della Francia con molti premi, dopo il portabandiera The Artist agli Oscar
2012. Ecco la lista dei vincitori:
Miglior
Lungometraggio
CHINA HEAVYWEIGHT di YUNG
CHANG (CANADA/CINA)
Per
la sua narrazione avvincente che ridefinisce il concetto di ciò che significa
perdere, utilizzando lo sport del pugilato come veicolo per rivelare una verità
più grande sulla crescita e le aspirazioni di un individuo.
Menzione
speciale concorso lungometraggi
EVERYBODY IN OUR FAMILY di
RADU JUDE (ROMANIA)
Per
la sua capacità, attraverso la scrittura intensa e la recitazione, nel
descrivere come i conflitti possano scaturire e degenerare nella vita familiare
normale. Un incubo quotidiano come metafora per conflitti più grandi.
Miglior
Cortometraggio
NOTRE
CORPS EST UNE ARME: PRISONS di CLARISSE HAHN (FRANCIA)
La
giuria, composta di cinque documentaristi, avrebbe voluto dare il premio ad un
film che non fosse un documentario, ma la potenza dell’opera vincitrice ci ha
convinti di prediligere ancora una volta un film vicino a questo genere. Un
film in bilico tra documentario e videoarte, di grande forza espressiva e
legato ad una tematica importante è sviluppato tramite un linguaggio crudo ed
essenziale. Per le scelte prese la regista dimostra un grande coraggio: sempre
in tensione tra parole e silenzi, tra sofferenze e speranze, la regista ha dato
vita ad una dichiarazione politica poetica semplicemente potente.
Menzione
speciale concorso cortometraggi
VILAINE
FILLE, MAUVAIS GARçON di JUSTINE TRIET (FRANCIA)
Per
la perfezione formale e la sorprendente credibilità di regia e recitazione.
Premio
Aprile
BAKE
A CAKE di ALIOCHA (FRANCIA)
Una
delicata riflessione sull'amicizia e sulla fiducia reciproca, filmata alla
"giusta distanza" e con una sapiente apertura all'imprevisto. Per il
secondo anno consecutivo Aliocha ci ha confermato di essere un talento
sensibile e attento alle espressioni dell'emotività umana, dotato di una eroica
libertà nel superare i confini del linguaggio cinematografico.
Menzione
speciale Premio Aprile
IL
N'Y A PAS DE RAPPORT SEXUEL di RAPHAEL SIBONI (FRANCIA)
Per
la straordinaria abilità nel decostruire una forma visiva - la pornografia - in
un documentario coraggioso, ironico e allo stesso tempo intelligente. Raphael
Siboni è un acuto osservatore dell'immaginario contemporaneo del quale non
vediamo l'ora di vedere il prossimo film.
Menzione
speciale Premio Aprile
FIREWORKS
di GIACOMO ABBRUZZESE (FRANCIA/ITALIA)
Per
la capacità di adattare il mezzo cinematografico, in una forma visiva originale
e visionaria, al servizio di una traccia importante, urgente e necessaria.
Giacomo Abbruzzese è un talento su cui scommettere per il cinema italiano del
futuro.
Premio
del pubblico
L'ESECUZIONE
di ENRICO IANNACCONE (ITALIA)
Premio
Air Dolomiti - Aeroporto di Monaco
VALLEY OF SAINTS di MUSA
SYEED (INDIA/USA)
“Valley
of Saints”, grazie ad un coinvolgente taglio narrativo ed un montaggio
tipicamente cinematrografico, riesce a contestualizzare le problematiche
ambientali nella quotidianità del vissuto dei protagonisti e degli abitanti di
una regione difficile, come quella del Kashmir, che fa da sfondo alla vicenda, rendendo
più efficace il messaggio di sensibilizzazione del pubblico. L’equilibrio tra
il racconto umano e la denuncia ambientale è ben calibrato nella regia quanto
nella fotografia, grazie a una luce calda e morbida che li armonizza e li
trasporta in una dimensione comune, dalla quale il lago Dal emerge come
protagonista “alla pari” dello spazio filmico. La macchina da presa riesce a
mostrarne la bellezza e rappresentarlo, con delicatezza, come un luogo da
riportare alla vita, nonostante le devastanti condizioni di inquinamento.
Premio
Colpe di Stato - offerto da Feltrinelli Real Cinema
WE ARE LEGION: THE STORY OF
THE HACKTIVISTS di BRIAN KNAPPENBERGER (USA)
Premio
dello Staff
VOICE
OVER di MARTIN ROSETE (SPAGNA)
Per
la capacità narrativa articolata a partire da un'idea-traccia che, attraverso
l'emozione dell'attesa condivisa, cattura e al contempo devia e sorprende lo
sguardo, nonché per l'elevata qualità della tecnica cinematografica, complessa
quanto differenziata.
Premio
della Giuria degli studenti
TIENS
MOI DROITE di Zoé Chantre (FRANCIA)
Per
la capacità di traslare il corporeo nell'immaginario, e per l'autenticità del
suo linguaggio.
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